Grandi autori italiani raccontano i loro luoghi d’ispirazione
La TRAMA
Originale reportage assemblato a quattro mani che rappresenta un’equilibrata fusione di immagini e letteratura, di scatti carpiti durante i vagabondaggi per le valli e le illustrazioni letterarie composte in presa diretta dallo scrittore vicentino.
Tra immagine e parola si crea una tensione che diventa comune sensibilità di inquadrature e identità d’occhio, d’amore, che tradisce più passione che mestiere.
Le fotografie di Capellini restituiscono una grande emozione che si fa addirittura olfattiva e tattile al ricordo dei luoghi e dei momenti evocati.
È una dichiarazione d’appartenenza ad una terra che ha conservato la sua forza barbarica e vitale, così come i suoi muschi, le sue acque, le candide nevi e le nebbie autunnali.
Goffredo Parise (Vicenza, 1929 – Treviso, 1986) è stato scrittore, giornalista, sceneggiatore, saggista e poeta italiano. Esordì nel 1951 con il romanzo Il ragazzo morto e le Comete, mentre nel 1954 iniziò a collaborare con quotidiani come l’Alto Adige di Bolzano, l’Arena di Verona e il Corriere della Sera. Le opere dette della trilogia veneta, consacrano il suo talento letterario, caratterizzato da una vena realistica e, al tempo stesso, dissacratoria nel raccontare il mondo della provincia. Il suo capolavoro è Il Prete Bello (1954), che diventa in poco tempo uno dei più clamorosi bestsellers del dopoguerra. Capace di confrontarsi con i più differenti codici espressivi, si cimentò anche nei reportages di viaggio e nelle sceneggiature per registi del calibro di Mauro Bolognini, Federico Fellini, Marco Ferreri e Tonino Cervi.
Lorenzo Capellini inizia l’attività di fotografo nel 1958 a Londra, collaborando a giornali inglesi, con Il Mondo di Mario Pannunzio e con la RAI. Nel 1964 si trasferisce in Africa dove realizza reportages fotografici. Dalla fine del 1968 torna a vivere in Italia, concentrando il suo lavoro soprattutto su arte e architettura. In questo ambito progetta e realizza, negli anni ’90, una collana di guide di architettura di città italiane. Numerose sono le sue pubblicazioni e retrospettive.
Goffredo Parise (Vicenza, 1929 – Treviso, 1986) è stato scrittore, giornalista, sceneggiatore, saggista e poeta italiano. Esordì nel 1951 con il romanzo Il ragazzo morto e le Comete, mentre nel 1954 iniziò a collaborare con quotidiani come l’Alto Adige di Bolzano, l’Arena di Verona e il Corriere della Sera. Le opere dette della trilogia veneta, consacrano il suo talento letterario, caratterizzato da una vena realistica e, al tempo stesso, dissacratoria nel raccontare il mondo della provincia. Il suo capolavoro è Il Prete Bello (1954), che diventa in poco tempo uno dei più clamorosi bestsellers del dopoguerra. Capace di confrontarsi con i più differenti codici espressivi, si cimentò anche nei reportages di viaggio e nelle sceneggiature per registi del calibro di Mauro Bolognini, Federico Fellini, Marco Ferreri e Tonino Cervi.
Lorenzo Capellini inizia l’attività di fotografo nel 1958 a Londra, collaborando a giornali inglesi, con Il Mondo di Mario Pannunzio e con la RAI. Nel 1964 si trasferisce in Africa dove realizza reportages fotografici. Dalla fine del 1968 torna a vivere in Italia, concentrando il suo lavoro soprattutto su arte e architettura. In questo ambito progetta e realizza, negli anni ’90, una collana di guide di architettura di città italiane. Numerose sono le sue pubblicazioni e retrospettive.