La TRAMA
Protagonista della scena scultorea bolognese, fin da giovane fu vicino agli ambienti progressisti della città. Amico e sodale del poeta Giovanni Pascoli, fu da questi definito “lo scultore dei lavoratori”, e dopo la morte di Giosue Carducci venne chiamato a eseguirne gran parte dei ritratti commemorativi.
Realizzò anche diverse opere a Bologna, tra cui un grande rilievo per la Scalea della Montagnola. Moltissime le sculture eseguite per i cimiteri romagnoli e marchigiani ed in particolare per Cesena, sua città di nascita. Alla Certosa di Bologna sono presenti alcuni capolavori, tra cui il Fabbro, in cui i contemporanei riconobbero la rappresentazione del “lavoro stesso nella sua maestà”.