La TRAMA
«Bello e convincente, ironico e sottilmente perfido.» (Corriere della Sera)
«Un eccellente dribbling letterario.» (la Repubblica)
Un tassista viene trovato morto nella sua auto, abbandonata sul ciglio della strada a Castel del Rio, non lontano da Imola. Sul suo corpo, quattro colpi di arma da fuoco. Siamo in piena estate. Larry Bo è un giornalista di provincia e la notizia dell’omicidio è troppo ghiotta per non coglierla al volo. Ma la sua indagine parallela sconfina in quella sulla professione, sul malcostume dilagante e i piccoli incidenti quotidiani, raccontati con umorismo e divertita rassegnazione. Il delitto diviene così l’espediente per irrompere nell’ambiente un po’ circense del giornalismo, sempre in bilico tra cinismo e sentimento, dove i quotidiani sembrano fare a gara di mediocrità, i criminologi diventano star della televisione e la preponderanza assunta dalla cronaca nera sembra rispondere al perfido disegno ordito da un fantomatico Ministero della Paura. Nonostante gli amari spunti di riflessione che suggerisce, il romanzo ha una narrazione piacevole, veloce e offre un ritratto divertente di Bologna che, spogliata per una volta dal fascino di portici e misteri, rivela una delle sue lacerazioni più autentiche: il feroce conflitto tra Virtus e Fortitudo. Perché in questa città, comunque la rigiri, la pallacanestro salta sempre fuori.