Sei secoli di epidemie e pestilenze hanno decretato il fine vita per circa 50.000 bolognesi: la famosa pestilenza del 1347-48, detta la peste dei topi e dei pidocchi, colpì il mondo intero – e anche Bologna – in modo violento con la morte di un quarto della popolazione mondiale. Il passaggio della pestilenza a Bologna è segnalato dalle poche cronache coeve e ripreso da quelle successive ma senza particolari sulla gestione dell’epidemia e sulle sue conseguenze. Negli anni successivi la città fu nuovamente colpita dalla peste seppur in maniera meno pesante.
Abbondanti testimonianze ci sono rimaste sulla peste che colpì la città nel 1630. Il cardinale Bernardino Spada e il Senato bolognese furono esemplari nel tentare disperatamente di tenere il contagio fuori dalle mura cittadine. Attraverso la raccolta dei bandi e dei vari tipi di decretazione a partire dal 1628, possiamo ricostruire – anche in maniera inedita – quasi giorno dopo giorno l’andamento del contagio, i provvedimenti assunti, le reazioni sociali, l’organizzazione dei servizi, i casi di criminalità che si verificarono dal maggio 1630 fino al febbraio 1631.
Il libro si occupa poi del colera che investì Bologna in più fasi a partire dal 1855 determinando la morte di 4.000 persone.
Infine, la spagnola che colpì la città fra la fine del 1918 e l’inizio del 1919 in coincidenza con la fine del primo conflitto mondiale.
ISBN: | 9788833242767 |
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Genere: | Storia |
Collana: | Bologna Narrata |
Illustrazioni: | a colori e in BN |
Data di uscita: | Ottobre 2020 |
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Formato: | 17 x 24 cm |
Pagine: | 144 + Cop. in brossura con bandelle |
Lingua: | Italiano |