Introduzione, traduzione e note a cura di Elena Agazzi
“Quello che per i bambini è una favola, presa in senso stretto, l’allegoria lo è per l’età matura”. Con questa similitudine Johann Joachim Winckelmann si riprometteva già, all’epoca della stesura dei suoi Pensieri sull’imitazione delle opere greche nella pittura e nella scultura (1755), di ritornare a occuparsi più tardi di quei “concetti generali” - chiamati convenzionalmente allegorie - risalendo alla loro origine nella semplice natura e nella Storia dei popoli antichi e così documentando i riti civili e religiosi di queste genti. Questo progetto, rimasto a lungo incompiuto, veniva coronato nel 1766 con la pubblicazione del Saggio sull’allegoria, specialmente per l’arte, che allargando il campo di indagine dei monumenti antichi dai soggetti statuari, su cui a lungo si era soffermato l’interesse dell’antichista all’epoca della fondazione di un’estetica del bello, si dedicava ora allo studio in dettaglio di bassorilievi, monete, pietre incise e altri reperti archeologici. S’intende così l’importanza di questo lavoro per la definizione della specificità dei linguaggi artistici, ma anche come battaglia ideologica contro l’oscurità dei segni, in quanto espressione di un tentativo del potere politico e religioso di tenere lontano il popolo dalle sorgenti della conoscenza. L’opera, suddivisa in undici capitoli, si rivolge soprattutto agli artisti che vogliano travestire i concetti in un’immagine poetica che non si discosti troppo dal riferimento alle cose sensibili. Carlo Fea, di cui fu pubblicata ai primi dell’800 l’unica versione italiana del saggio, ne capì l’importanza, sebbene ne criticasse al contempo la vaghezza terminologica e rilevasse l’ambiguità semantica tra allegoria e simbolo. L’ampia introduzione di Elena Agazzi che presenta oggi in versione moderna il testo, arricchendolo di un esaustivo apparato di note, cerca di analizzare, appunto, le differenti posizioni teoriche riguardanti il problema dell’iconologia in epoca classico-romantica. Passa quindi in rassegna i singoli enunciati di principio dell’autore risalendo alle fonti che ne documentano la vasta erudizione, ma anche l’abile tecnica argomentativa che segue percorsi transdisciplinari. Il glossario biografico dei personaggi con cui Winckelmann dialoga nel testo, il registro delle numerose figure storiche e mitologiche che vi compaiono e quello delle allegorie studiate, costituiscono qui un indispensabile strumento per orientarsi nel fitto intreccio dei suoi riferimenti culturali. Il lettore scoprirà in questo saggio un Winckelmann meno impegnato alla definizione dell’ideale estetico ispirato al modello greco e più attento invece a far trasparire la competenza etno - antropologica maturata attraverso le letture dei filosofi e degli storici moderni in un contesto che conduce alla perfetta convergenza tra “narrazione dell’arte” e “descrizione della natura”. Il testo rappresenta un precoce e decisivo contributo al fenomeno che si sarebbe accentuato e pienamente affermato lungo gli ultimi decenni del ‘900: l’aggancio, cioè, della tematica e della metodologia antropologica al segmento tradizionale degli studi filologico-storici. Elena Agazzi si è laureata in filosofia e successivamente in lingua e letteratura tedesca a Pavia e lavora attualmente in qualità di professore straordinario di germanistica presso l’Università degli Studi di Bergamo. È stata borsista del DAAD e della Alexander von Humboldt Stiftung a Berlino, Stoccarda e Würzburg. Larga parte delle sue ricerche e pubblicazioni interessano la cultura tedesca dell’età classico-romantica e indagini interdisciplinari relative all’Illuminismo europeo. Ha dedicato gli ultimi anni a studi sul rapporto tra antropologia e letteratura e al tema della memoria culturale. Ha tradotto opere di Winckelmann, Fr. Schlegel, Novalis, Goethe, Benjamin, Döblin, Benn e Aichinger.
ISBN: | 987-88-7381-068-3 |
---|---|
A cura di: | Elena Agazzi |
Illustrazioni: | 16 B/N |
Data di uscita: | Gennaio 2004 |
Formato: | 17 x 24 cm |
---|---|
Pagine: | 224+ Copertina in brossura |
Lingua: | Italiano |
Autore: | Johann Joachim Winckelmann |