Né suoni della natura, né sussurri di uomini: il tempo era come sospeso quando dall’acqua una massa informe, fino ad allora indistinta, confusa com’era tra i sassi e la fanghiglia, si levò dal torrente e risalì lenta il greto.
Si stava infilando sotto le lenzuola quando i suoi piedi vennero a contatto con una sostanza fredda e bagnata. Con un colpo scostò coperta e lenzuolo e la luce tremolante della candela illuminò una massa informe: la polenta!
Irrompe sulla scena il mondo del soprannaturale, sentito come una presenza soverchiante rispetto alla quotidianità, tale da provocare nelle persone una sgomenta attenzione ai segni misteriosi che da quel mondo provengono, alle visioni premonitrici, agli incubi.
È la comunità di Ridracoli, colta in quell’arco di tempo in bilico tra Otto e Novecento, a sgranarsi sotto gli occhi del lettore. Sono gli abitanti della Garfagnana, delle Vergherete, della Casetta e dei tanti popolosi casolari aggrappati alla montagna ad essere richiamati in vita, una pagina dopo l’altra, per permetterci di ascoltare le loro voci antiche che parlano di storie a noi lontane, capaci di evocare mondi che oggi non esistono più. Riemergono dal passato e tornano a essere illuminati da una luce che, come l’occhio di bue sul palcoscenico, restituisce loro la parola, ma anche la grevità corporea, ridona loro movimenti e azioni fino a riassumerli in un’immagine, in un gesto.
Il dipanarsi delle loro storie dà origine a un’opera corale che ha, a tratti, il ritmo della ballata popolare, come accade, per esempio, quando irrompe sulla scena il temibile bandito Mario o compare la mesta figura della nocentina Sofonisba, votata a una fine infausta. Se è vero che a essere protagoniste sono le microstorie degli abitanti di Ridracoli alle prese con i piccoli e grandi drammi delle loro vite, è anche vero che in alcune vicende si sente il passo dei grandi eventi storici, come quelli che hanno segnato l’esistenza di Vincenzo, il ribelle assetato di giustizia ma destinato alla sconfitta, o quelli che sono passati davanti agli occhi attoniti di Masone e del Gingio. In altri casi, invece, a prevalere è il repertorio folcloristico ridracolino, popolato da esperte fattucchiere, animali fantastici degni di un Bestiario medievale e fantasmi inquieti che ancora non hanno smesso di far sentire la loro voce.
ISBN: | 9788833243771 |
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Genere: | Narrativa |
Collana: | Egida |
Data di uscita: | Giugno 2021 |
Formato: | 13 x 21 cm |
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Pagine: | 216 + Cop. in brossura con bandelle |
Lingua: | Italiano |