A un anno dalla scomparsa la biografia completa dell’indimenticabile ala sinistra rossoblù
La TRAMA
Ezio Pascutti era l’ala sinistra protagonista nell’era in cui il BFC giocava in “Paradiso”. Friulano di nascita, bolognese di adozione, Pascutti lega la sua storia calcistica a quella dello storico sodalizio bolognese. Udinese mancato, approda al BFC a soli 17 anni e un anno più tardi esordisce in Serie A. Con Perani forma una delle migliori coppie di ali che il club rossoblù abbia mai annoverato nei propri ranghi e rimane nel club felsineo per 15 anni consecutivi, 14 da professionista giocati tutti in Serie A: 296 presenze, 130 gol realizzati senza calciare un solo rigore. 19 presenze e 7 reti in Coppa Italia; 21 presenze e 5 reti in Europa; 3 in Coppa dei Campioni, 12 in Coppa delle Fiere, 6 in Mitropa Cup. Complessivamente siamo a 336 presenze e 142 reti realizzate. Ad oggi è il terzo realizzatore assoluto nella storia del BFC, mentre nei campionati a girone unico è il secondo marcatore di tutti i tempi dietro solo a Reguzzoni. Vince la Mitropa Cup (1961) e lo scudetto (1964). Per 31 anni detiene il record di 12 segnature in 10 giornate consecutive di campionato. In azzurro accumula 17 presenze, realizza 8 reti, partecipa a 2 Campionati del Mondo, nel 1962 e nel 1966. Un bomber gracile, ma con il tempo fortifi ca il fisico e diventa un attaccante effi cace sotto rete, coraggioso, combattivo, veloce e pronto a buttarsi nella trincea nemica. Per Ezio non esistono situazioni difficili e l’intuizione lo porta spesso a giocare d’anticipo realizzando gol di eccezionale fattura come contro l’Inter con il glorioso “volo ad angelo”.