La TRAMA
Fotografie di Milko Marchetti
Testo di Stefano Mazzotti
Introduzione di Micaela Rinaldi
Testo di Stefano Mazzotti
Introduzione di Micaela Rinaldi
Fortemente antropizzato, devastato dalle colture intensive, limitato nelle sue dimensioni dalle bonifiche degli anni passati, il Delta del Po e tutto il territorio ferrarese resta ancora, nella sua stupenda bellezza, una delle zone umide più importanti d’Europa, ricco di storia, di cultura, ma soprattutto di vita.
Vita fatta di attimi: suoni, colori, luci e profumi, sensazioni avvolgono il visitatore attento, nel suo andare attraverso i diversi ecosistemi che compongono il Delta. Dalla costa sabbiosa alle valli di acqua salmastra, dalle saline alle Valli di Comacchio, dal Bosco della Mesola alle valli interne di acqua dolce, fino ai campi coltivati del Mezzano che ricordano l’ultima grande bonifica, ovunque è possibile osservare specie animali e vegetali, adattatesi all’ambiente che le ospita, che vivono, si muovono, svolgono il loro ciclo vitale nell’arco delle quattro stagioni, rendendo vivo e mutevole ogni “angolo di Delta”.
Non esiste terra nuda: la suggestione che nasce dallo sguardo sul paesaggio è legata alla stagione in cui lo si osserva.
Per Giuseppe Ungaretti, la stagione autunnale è la migliore per visitare il delta: i colori non sono accesi, ma smorzati dalla nebbia, quel fiato grosso di un bove che copre dolcemente il suolo tutto intorno. In particolare, durante la giornata solo il crepuscolo offre la possibilità di affondare lo sguardo fino al punto estremo dell’orizzonte, dove il cielo si confonde con la superficie dell’acqua dello stesso colore opalescente, mentre i campi sono ridotti a un’ombra vagante verso quell’alcova di cielo lunatico. Si ha la sensazione di cogliere con l’occhio un barlume di infinito. Ma che lo si osservi all’alba, al meriggio o al tramonto, durante le estati assolate, gli inverni gelati o gli autunni foschi, il Delta del Po esercita un potere suggestivo sull’uomo comune così come l’ha esercitato sui poeti, sugli artisti che l’hanno attraversato, contemplato e immortalato nelle proprie opere. Non si può non sentire un’attrazione particolare per questo luogo di terra e di acqua, dove si risolvono le contraddizioni in un’unità ricca di magia, dove la bellezza della natura, le luci e i colori delle stagioni, ti arricchiscono di emozioni che rimangono nella memoria.
Vita fatta di attimi: suoni, colori, luci e profumi, sensazioni avvolgono il visitatore attento, nel suo andare attraverso i diversi ecosistemi che compongono il Delta. Dalla costa sabbiosa alle valli di acqua salmastra, dalle saline alle Valli di Comacchio, dal Bosco della Mesola alle valli interne di acqua dolce, fino ai campi coltivati del Mezzano che ricordano l’ultima grande bonifica, ovunque è possibile osservare specie animali e vegetali, adattatesi all’ambiente che le ospita, che vivono, si muovono, svolgono il loro ciclo vitale nell’arco delle quattro stagioni, rendendo vivo e mutevole ogni “angolo di Delta”.
Non esiste terra nuda: la suggestione che nasce dallo sguardo sul paesaggio è legata alla stagione in cui lo si osserva.
Per Giuseppe Ungaretti, la stagione autunnale è la migliore per visitare il delta: i colori non sono accesi, ma smorzati dalla nebbia, quel fiato grosso di un bove che copre dolcemente il suolo tutto intorno. In particolare, durante la giornata solo il crepuscolo offre la possibilità di affondare lo sguardo fino al punto estremo dell’orizzonte, dove il cielo si confonde con la superficie dell’acqua dello stesso colore opalescente, mentre i campi sono ridotti a un’ombra vagante verso quell’alcova di cielo lunatico. Si ha la sensazione di cogliere con l’occhio un barlume di infinito. Ma che lo si osservi all’alba, al meriggio o al tramonto, durante le estati assolate, gli inverni gelati o gli autunni foschi, il Delta del Po esercita un potere suggestivo sull’uomo comune così come l’ha esercitato sui poeti, sugli artisti che l’hanno attraversato, contemplato e immortalato nelle proprie opere. Non si può non sentire un’attrazione particolare per questo luogo di terra e di acqua, dove si risolvono le contraddizioni in un’unità ricca di magia, dove la bellezza della natura, le luci e i colori delle stagioni, ti arricchiscono di emozioni che rimangono nella memoria.