Un libro “corale”, basato su testimonianze di operai, braccianti, scarriolanti, tecnici, amministratori, testimoni oculari e in genere di protagonisti a vario titolo degli eventi narrati.
Testimonianze che Maurizio Garuti (secondo uno schema già collaudato con successo da Donne e ricette in poi) ha trasformato in racconto a più voci.
In questo libro si parla di “acqua e di terra”, vale a dire di fiumi, di canali, di alluvioni, di catastrofi, di esodi, di salvataggi, di smottamenti, di calanchi, di rimboschimenti. Il teatro della narrazione è un ampio territorio di pianura e di montagna, dal crinale dell’Appennino fino alla “bassa” di Crevalcore e San Giovanni in Persiceto.

Come altri libri analoghi di Garuti, anche questo volume si avvale di un corredo straordinario di fotografie inedite (circa 150) che fanno da contrappunto alla narrazione. Si tratta di immagini spesso di grande impatto visivo ed emozionale, come per esempio l’ampia documentazione sull’alluvione del Reno del 1966.