La rete non ha liberato l'umanità, ma l'ha imprigionata, rendendola schiava.
La TRAMA
Un’analisi sociologico-giornalistica sull’imbarazzante avanzata di una fanteria invisibile: quella dei social network.
Con riferimenti alla storia televisiva di Paolo Villaggio e del suo Fantozzi, si cerca di attualizzare il personaggio anni Settanta e Novanta all'interno del circuito lavorativo moderno.
Attraverso la serie Futurama si analizza il rapporto quasi paritario fra fantascienza televisiva e realtà moderna.
Raccontando di Amiel si anticipa il problema della dittatura della mediocrità di massa, sempre più imperante.
Si presta attenzione alle fake news, alla loro origine e all’analfabetismo funzionale.
Si riflette inoltre sui contenuti social attraverso le parole di Baudrillard sull’iper realtà.
Si presta attenzione ai casi di Welby e Dj Fabo con un occhio al ruolo di internet nella diffusione di grandi temi sociali come l’eutanasia e il testamento biologico.
Non manca poi una rilettura, leggera, della visione marxista sul lavoro nel nome di quell’abbattimento della quantità lavorativa che porterà, negli anni, alla sempre maggiore riduzione dei lavoratori.
Un capitolo è dedicato alla visione cinica sul web di Eco e alla visione della società liquida di Bauman.
Infine, ci si sofferma sull’analisi dell’ascesa politica di Matteo Salvini, il politico nazional popolare che ha saputo interpretare, e cavalcare, al meglio il fenomeno social, diventando l’uomo di partito con più seguaci in Europa.