Con testi di Augusto Barbera, Franco Cardini, Antonio Faeti, Marco Follini, Ernesto Galli della Loggia, Roberto Gervaso, Claudio Martelli, Francesco Perfetti, Walter Veltroni, Marcello Veneziani, Luciano Violante.
«Mi piace pensare che l’ultima immagine di me sia come la prima: vestito con la stessa camicia che ha dato senso ai miei sogni.»
Le ultime volontà di un padre morente, gli interrogativi di un figlio, l’occasione, struggente, per dare risposta a domande rimosse: perché gli italiani furono fascisti e perché ci sono ancora tanti insospettabili che si considerano tali.
Domande proscritte, che ne pongono pertanto fatalmente un’altra: l’aver rimosso il trauma dell’8 settembre 1943 ci ha resi più forti o più deboli? Attorno a questi temi essenziali e alla memoria di un uomo “normale” ragionano qui, in summa, una dozzina di belle teste.