L’Incanto e lo Spavento
Insoliti itinerari tra storia e mito, tra luce e ombra a Bologna e dintorni
La TRAMA
Toscano di nascita e bolognese per abitudine, Maurizio Catassi continua a seguire tracce e a inseguire storie che quelle impronte hanno lasciato. Dopo Il fascino e il mistero, e Il Segreto e la Sorpresa , sempre pubblicati da Minerva Edizioni, ecco questo terzo libro di itinerari bolognesi.
Piccoli viaggi dove non si corre il rischio di perdere l’orientamento, ma quello di sorprendersi. A differenza della bellezza sfacciata, o di facciata, di altri luoghi d’Italia, quella di Bologna fa di tutto per non mettersi in mostra. Preferisce nascondersi all’ombra di un portico, annidarsi nel silenzio di una chiesa o rivelarsi discreta nella quiete di una strada sui colli. A cercarla ci vuole più attenzione, ma scoprirla ti regala una sorpresa più grande. Servono passi lenti e un’errabonda curiosità. Si scoprono così storie e leggende che sanno regalare stupore.
Copriamo distanze che a volte hanno la lunghezza di un portico o l’affollamento di una piazza e in queste dimensioni il tempo non vola, ma scorre con lenta curiosità. Brevi itinerari che durano il tempo che trovano con passi che non inciampano nella fretta. Oggi come ieri, Storia e Geografia continuano ad andare a spasso insieme e in rispettoso silenzio e con vivace curiosità, noi cerchiamo di stargli appresso. Anche tra le piazze e lungo i portici di Bologna. O giù di lì. Itinerario 1. Ho visto un Re. Federico II stupì il mondo, suo figlio Enzo incantò i Bolognesi. Un itinerario tra i luoghi della storia e del mito di un Re biondo, di gentile aspetto e sfortunato.
Itinerario 2. Inquieti sguardi. Una passeggiata notturna a guardare sopra i muri e sotto i portici di Bologna. Quattro passi tra le antiche pietre della città in compagnia di inquietanti presenze e alla ricerca di creature mitiche.
Itinerario 3. Nera, seduta e santa. Dal peccato veniale di un mattino all’incontro con la santità di una vita. Tra Ferrara e Bologna, un piccolo viaggio tra preghiere e profezie,chiese e conventi, sfarzi di corte e claustrali silenzi.
Itinerario 4. La mia “montagnola”. Un nome arcano ovvero l’arcano di un nome. Quattro passi nel Parco della Lunetta Gamberini, tra Storia e memoria.
Itinerario 5. Sconosciuto, sacro, frainteso. È il volto di Gesù in croce. Di certo è quello più rappresentato, ma non è sempre stato così. Sulla scia di antichi simbolismi, opere d’arte e varianti leggendarie.
Piccoli viaggi dove non si corre il rischio di perdere l’orientamento, ma quello di sorprendersi. A differenza della bellezza sfacciata, o di facciata, di altri luoghi d’Italia, quella di Bologna fa di tutto per non mettersi in mostra. Preferisce nascondersi all’ombra di un portico, annidarsi nel silenzio di una chiesa o rivelarsi discreta nella quiete di una strada sui colli. A cercarla ci vuole più attenzione, ma scoprirla ti regala una sorpresa più grande. Servono passi lenti e un’errabonda curiosità. Si scoprono così storie e leggende che sanno regalare stupore.
Copriamo distanze che a volte hanno la lunghezza di un portico o l’affollamento di una piazza e in queste dimensioni il tempo non vola, ma scorre con lenta curiosità. Brevi itinerari che durano il tempo che trovano con passi che non inciampano nella fretta. Oggi come ieri, Storia e Geografia continuano ad andare a spasso insieme e in rispettoso silenzio e con vivace curiosità, noi cerchiamo di stargli appresso. Anche tra le piazze e lungo i portici di Bologna. O giù di lì. Itinerario 1. Ho visto un Re. Federico II stupì il mondo, suo figlio Enzo incantò i Bolognesi. Un itinerario tra i luoghi della storia e del mito di un Re biondo, di gentile aspetto e sfortunato.
Itinerario 2. Inquieti sguardi. Una passeggiata notturna a guardare sopra i muri e sotto i portici di Bologna. Quattro passi tra le antiche pietre della città in compagnia di inquietanti presenze e alla ricerca di creature mitiche.
Itinerario 3. Nera, seduta e santa. Dal peccato veniale di un mattino all’incontro con la santità di una vita. Tra Ferrara e Bologna, un piccolo viaggio tra preghiere e profezie,chiese e conventi, sfarzi di corte e claustrali silenzi.
Itinerario 4. La mia “montagnola”. Un nome arcano ovvero l’arcano di un nome. Quattro passi nel Parco della Lunetta Gamberini, tra Storia e memoria.
Itinerario 5. Sconosciuto, sacro, frainteso. È il volto di Gesù in croce. Di certo è quello più rappresentato, ma non è sempre stato così. Sulla scia di antichi simbolismi, opere d’arte e varianti leggendarie.
Caratteristiche TECNICHE
ISBN: | 978-88-7381-254-8 |
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Illustrazioni: | 86 B/N |
Data di uscita: | Aprile 2009 |
Formato: | 15 x 21 cm |
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Pagine: | 128 + Copertina in brossura |
Lingua: | Italiano |