La TRAMA
A cura di Biancastella Antonino e con la collaborazione di Patrizia Moscatelli.
Nei suoi quasi trecento anni di vita la Biblioteca Universitaria di Bologna non ha mai avuto una sua pubblicazione periodica, una collana di studi, un suo repertorio; una lacuna ingiustificata, se si considera l’importanza dei fondi della BUB e la sua vicinanza con l’Università di Bologna, fucina di intelligenze e di cultura.
Nasce, a colmare questa lacuna, una collana che avrà periodicità annuale, come accade alla maggior parte delle grandi biblioteche storiche esistenti.
L’intento sarà quello di documentare con studi e cataloghi i fondi e l’attività scientifica di una biblioteca tra le più antiche, fornite e preziose tra quelle italiane e non solo.
La Biblioteca Universitaria di Bologna possiede oltre 13.000 manoscritti (dei quali molti sono preziosi codici miniati) e circa 115.000 edizioni antiche, all’interno delle quali si contano 1021 incunaboli e 14950 cinquecentine.
Questo ingente patrimonio bibliografico, che ammonta oggi a 1.360.000 volumi, è il risultato dello stratificarsi di molti diversi fondi provenienti da lasciti, donazioni, acquisti, succedutisi nel corso dei secoli. All’origine della Biblioteca il fondo di Luigi Ferdinando Marsili (1658-1730), fondatore dell’Istituto delle Scienze. Ricordiamo inoltre, tra gli altri, il fondo di Ulisse Aldrovandi (1522-1605), che entrò in biblioteca nel 1742; composto di 3900 volumi fra manoscritti (in gran parte autografi del naturalista bolognese) e libri a stampa, esso non ha carattere esclusivamente scientifico, ma riflette l’estrema varietà di interessi dello studioso.
Nel settembre del 1755 Papa Benedetto XIV (Prospero Lambertini 1675-1758) fece dono alla Biblioteca dell’Istituto di circa 25.000 volumi a stampa e di 450 manoscritti. Nello stesso anno, impose ai tipografi di Bologna la consegna obbligatoria di ogni opera stampata e, nell’anno successivo, decretò l’apertura al pubblico della Biblioteca che avvenne nel 1756. La crescita del Patrimonio della Biblioteca, conseguente alle donazioni di Papa Lambertini e del cardinale Monti, impose la modifica e l’ampliamento dell’edificio.
Fu così costruita la nuova Sala di lettura monumentale, detta Aula Magna, che Papa Benedetto XIV fece realizzare dall’architetto Carlo Francesco Dotti (1670-1759).
L’idea è quella di un volume, a cadenza annuale, aperto ai contributi di studiosi e ricercatori che abbiano ad oggetto temi, materiale, personaggi della biblioteca; oltre a ciò vi potranno essere pubblicati i cataloghi delle mostre, le bibliografie aggiornate, e quant’altro possa essere utile a far conoscere l’attività della biblioteca e a valorizzarla. Infine, servirà a raccogliere e ripubblicare quei contributi sulla BUB che sono oramai introvabili, diventando uno strumento al servizio di docenti e studenti universitari in Italia e all’estero.
In questo primo numero troviamo in apertura quella che sarà sicuramente, insieme ai cataloghi di mostre, una rubrica fissa: ‘Codici e rari’. Contiene un’introduzione curata da uno dei più attivi e valenti esperti di storia della miniatura, Fabrizio Lollini, ad uno studio accurato sulla decorazione libraria di Daniele Guernelli su alcuni manoscritti della biblioteca, provenienti dal Convento del SS. Salvatore, appartenuti a Domenico de Dominici e attribuiti alla mano di Francesco D’Antonio del Chierico e alla sua bottega.
Il secondo saggio è della botanica Andrea Ubrizsy Savoia, che ha al suo attivo una lunga bibliografia, e che è incentrato sugli scritti e documenti di argomento botanico di Luigi Ferdinando Marsili, di cui, peraltro, ricorre quest’anno il 350° anniversario della nascita. A queste due ricerche seguono saggi introduttivi e cataloghi di mostre tenute presso la BUB, ma non pubblicati. Interessante quella sulla presenza femminile nei fondi della biblioteca e quella che celebra una giornata davvero indimenticabile quale fu l’inaugurazione dell’apertura al pubblico della biblioteca, avvenuta l’11 novembre del 1756.
Ma c’è un’altra Mostra molto interessante e ricca di documenti esposti che si tenne nel 2004 in Aula Magna di cui non fu pubblicato il Catalogo, quella dedicata al grande frate domenicano Leandro Alberti. La mostra fu allora coordinata da Massimo Donattini che è anche l’autore del saggio introduttivo al Catalogo.
In Bub colma finalmente una lacuna, permettendo di conoscere la storia della biblioteca, i suoi fondi, le sue carte più importanti e tutte quelle altre notizie utili a comprendere questa importante realtà e a disvelarne i tesori.
Nei suoi quasi trecento anni di vita la Biblioteca Universitaria di Bologna non ha mai avuto una sua pubblicazione periodica, una collana di studi, un suo repertorio; una lacuna ingiustificata, se si considera l’importanza dei fondi della BUB e la sua vicinanza con l’Università di Bologna, fucina di intelligenze e di cultura.
Nasce, a colmare questa lacuna, una collana che avrà periodicità annuale, come accade alla maggior parte delle grandi biblioteche storiche esistenti.
L’intento sarà quello di documentare con studi e cataloghi i fondi e l’attività scientifica di una biblioteca tra le più antiche, fornite e preziose tra quelle italiane e non solo.
La Biblioteca Universitaria di Bologna possiede oltre 13.000 manoscritti (dei quali molti sono preziosi codici miniati) e circa 115.000 edizioni antiche, all’interno delle quali si contano 1021 incunaboli e 14950 cinquecentine.
Questo ingente patrimonio bibliografico, che ammonta oggi a 1.360.000 volumi, è il risultato dello stratificarsi di molti diversi fondi provenienti da lasciti, donazioni, acquisti, succedutisi nel corso dei secoli. All’origine della Biblioteca il fondo di Luigi Ferdinando Marsili (1658-1730), fondatore dell’Istituto delle Scienze. Ricordiamo inoltre, tra gli altri, il fondo di Ulisse Aldrovandi (1522-1605), che entrò in biblioteca nel 1742; composto di 3900 volumi fra manoscritti (in gran parte autografi del naturalista bolognese) e libri a stampa, esso non ha carattere esclusivamente scientifico, ma riflette l’estrema varietà di interessi dello studioso.
Nel settembre del 1755 Papa Benedetto XIV (Prospero Lambertini 1675-1758) fece dono alla Biblioteca dell’Istituto di circa 25.000 volumi a stampa e di 450 manoscritti. Nello stesso anno, impose ai tipografi di Bologna la consegna obbligatoria di ogni opera stampata e, nell’anno successivo, decretò l’apertura al pubblico della Biblioteca che avvenne nel 1756. La crescita del Patrimonio della Biblioteca, conseguente alle donazioni di Papa Lambertini e del cardinale Monti, impose la modifica e l’ampliamento dell’edificio.
Fu così costruita la nuova Sala di lettura monumentale, detta Aula Magna, che Papa Benedetto XIV fece realizzare dall’architetto Carlo Francesco Dotti (1670-1759).
L’idea è quella di un volume, a cadenza annuale, aperto ai contributi di studiosi e ricercatori che abbiano ad oggetto temi, materiale, personaggi della biblioteca; oltre a ciò vi potranno essere pubblicati i cataloghi delle mostre, le bibliografie aggiornate, e quant’altro possa essere utile a far conoscere l’attività della biblioteca e a valorizzarla. Infine, servirà a raccogliere e ripubblicare quei contributi sulla BUB che sono oramai introvabili, diventando uno strumento al servizio di docenti e studenti universitari in Italia e all’estero.
In questo primo numero troviamo in apertura quella che sarà sicuramente, insieme ai cataloghi di mostre, una rubrica fissa: ‘Codici e rari’. Contiene un’introduzione curata da uno dei più attivi e valenti esperti di storia della miniatura, Fabrizio Lollini, ad uno studio accurato sulla decorazione libraria di Daniele Guernelli su alcuni manoscritti della biblioteca, provenienti dal Convento del SS. Salvatore, appartenuti a Domenico de Dominici e attribuiti alla mano di Francesco D’Antonio del Chierico e alla sua bottega.
Il secondo saggio è della botanica Andrea Ubrizsy Savoia, che ha al suo attivo una lunga bibliografia, e che è incentrato sugli scritti e documenti di argomento botanico di Luigi Ferdinando Marsili, di cui, peraltro, ricorre quest’anno il 350° anniversario della nascita. A queste due ricerche seguono saggi introduttivi e cataloghi di mostre tenute presso la BUB, ma non pubblicati. Interessante quella sulla presenza femminile nei fondi della biblioteca e quella che celebra una giornata davvero indimenticabile quale fu l’inaugurazione dell’apertura al pubblico della biblioteca, avvenuta l’11 novembre del 1756.
Ma c’è un’altra Mostra molto interessante e ricca di documenti esposti che si tenne nel 2004 in Aula Magna di cui non fu pubblicato il Catalogo, quella dedicata al grande frate domenicano Leandro Alberti. La mostra fu allora coordinata da Massimo Donattini che è anche l’autore del saggio introduttivo al Catalogo.
In Bub colma finalmente una lacuna, permettendo di conoscere la storia della biblioteca, i suoi fondi, le sue carte più importanti e tutte quelle altre notizie utili a comprendere questa importante realtà e a disvelarne i tesori.
Caratteristiche TECNICHE
ISBN: | 978-88-7381-213-5 |
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Illustrazioni: | 50 a colori |
Data di uscita: | 2008 |
Formato: | 17 x 24 cm |
Pagine: | 224 + copertna in brossura |
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Lingua: | Italiano |
Autore: | Biancastella Antonino e Patrizia Moscatelli |