La Biblioteca Universitaria di Bologna possiede oltre 13.000 manoscritti (dei quali molti sono preziosi codici miniati) e circa 115.000 edizioni antiche, all’interno delle quali si contano 1021 incunaboli e 14950 cinquecentine.
La TRAMA
"Esce il secondo numero/volume di InBUB. L'accoglienza favorevole del nostro pubblico, i giudizi davvero lusinghieri degli addetti ai lavori, le recensioni tutte positive della stampa, ci hanno incoraggiati a proseguire nell'ardua impresa di continuarne la pubblicazione. Non è stato facile superare le difficoltà di un bilancio sempre più ridotto e il pregiudizio che le pubblicazioni scientifiche di una biblioteca storica, ricca e conosciuta internazionalmente come la BUB, siano da considerarsi un optional, e non una iniziativa doverosa per divulgare e valorizzare il suo prezioso patrimonio, per cui abbiamo dovuto attuare qualche limitazione: le illustrazioni a colori sono state ridotte del 50%, con un piccolo sacrificio per l'aspetto tipografico e non certamente per la qualità dei contributi.
Questo secondo volume è, infatti, ricchissimo di saggi e cataloghi di mostre che si sono tenute presso la BUB e, per esaltare quegli articoli che focalizzano l'attenzione sul materiale più rilevante anche dal punto di vista artistico, le immagini a colori sono state concentrate in questi ultimi".
(dalla prefazione di Biancastella Antonino)
Con la collaborazione di Patrizia Moscatelli
Nei suoi quasi trecento anni di vita la Biblioteca Universitaria di Bologna non ha mai avuto una sua pubblicazione periodica, una collana di studi, un suo repertorio; una lacuna ingiustificata, se si considera l’importanza dei fondi della BUB e la sua vicinanza con l’Università di Bologna, fucina di intelligenze e di cultura.
Nasce, a colmare questa lacuna, una collana che avrà periodicità annuale, come accade alla maggior parte delle grandi biblioteche storiche esistenti. L’intento sarà quello di documentare con studi e cataloghi i fondi e l’attività scientifica di una biblioteca tra le più antiche, fornite e preziose tra quelle italiane e non solo.
La Biblioteca Universitaria di Bologna possiede oltre 13.000 manoscritti (dei quali molti sono preziosi codici miniati) e circa 115.000 edizioni antiche, all’interno delle quali si contano 1021 incunaboli e 14950 cinquecentine.
Questo ingente patrimonio bibliografico, che ammonta oggi a 1.360.000 volumi, è il risultato dello stratificarsi di molti diversi fondi provenienti da lasciti, donazioni, acquisti, succedutisi nel corso dei secoli. All’origine della Biblioteca il fondo di Luigi Ferdinando Marsili (1658-1730), fondatore dell’Istituto delle Scienze. Ricordiamo inoltre, tra gli altri, il fondo di Ulisse Aldrovandi (1522-1605), che entrò in biblioteca nel 1742; composto di 3900 volumi fra manoscritti (in gran parte autografi del naturalista bolognese) e libri a stampa, esso non ha carattere esclusivamente scientifico, ma riflette l’estrema varietà di interessi dello studioso. Nel settembre del 1755 Papa Benedetto XIV (Prospero Lambertini 1675-1758) fece dono alla Biblioteca dell’Istituto di circa 25.000 volumi a stampa e di 450 manoscritti. Nello stesso anno, impose ai tipografi di Bologna la consegna obbligatoria di ogni opera stampata e, nell’anno successivo, decretò l’apertura al pubblico della Biblioteca che avvenne nel 1756. La crescita del Patrimonio della Biblioteca, conseguente alle donazioni di Papa Lambertini e del cardinale Monti, impose la modifica e l’ampliamento dell’edificio. Fu così costruita la nuova Sala di lettura monumentale, detta Aula Magna, che Papa Benedetto XIV fece realizzare dall’architetto Carlo Francesco Dotti (1670-1759).
Questo secondo volume è, infatti, ricchissimo di saggi e cataloghi di mostre che si sono tenute presso la BUB e, per esaltare quegli articoli che focalizzano l'attenzione sul materiale più rilevante anche dal punto di vista artistico, le immagini a colori sono state concentrate in questi ultimi".
(dalla prefazione di Biancastella Antonino)
Con la collaborazione di Patrizia Moscatelli
Nei suoi quasi trecento anni di vita la Biblioteca Universitaria di Bologna non ha mai avuto una sua pubblicazione periodica, una collana di studi, un suo repertorio; una lacuna ingiustificata, se si considera l’importanza dei fondi della BUB e la sua vicinanza con l’Università di Bologna, fucina di intelligenze e di cultura.
Nasce, a colmare questa lacuna, una collana che avrà periodicità annuale, come accade alla maggior parte delle grandi biblioteche storiche esistenti. L’intento sarà quello di documentare con studi e cataloghi i fondi e l’attività scientifica di una biblioteca tra le più antiche, fornite e preziose tra quelle italiane e non solo.
La Biblioteca Universitaria di Bologna possiede oltre 13.000 manoscritti (dei quali molti sono preziosi codici miniati) e circa 115.000 edizioni antiche, all’interno delle quali si contano 1021 incunaboli e 14950 cinquecentine.
Questo ingente patrimonio bibliografico, che ammonta oggi a 1.360.000 volumi, è il risultato dello stratificarsi di molti diversi fondi provenienti da lasciti, donazioni, acquisti, succedutisi nel corso dei secoli. All’origine della Biblioteca il fondo di Luigi Ferdinando Marsili (1658-1730), fondatore dell’Istituto delle Scienze. Ricordiamo inoltre, tra gli altri, il fondo di Ulisse Aldrovandi (1522-1605), che entrò in biblioteca nel 1742; composto di 3900 volumi fra manoscritti (in gran parte autografi del naturalista bolognese) e libri a stampa, esso non ha carattere esclusivamente scientifico, ma riflette l’estrema varietà di interessi dello studioso. Nel settembre del 1755 Papa Benedetto XIV (Prospero Lambertini 1675-1758) fece dono alla Biblioteca dell’Istituto di circa 25.000 volumi a stampa e di 450 manoscritti. Nello stesso anno, impose ai tipografi di Bologna la consegna obbligatoria di ogni opera stampata e, nell’anno successivo, decretò l’apertura al pubblico della Biblioteca che avvenne nel 1756. La crescita del Patrimonio della Biblioteca, conseguente alle donazioni di Papa Lambertini e del cardinale Monti, impose la modifica e l’ampliamento dell’edificio. Fu così costruita la nuova Sala di lettura monumentale, detta Aula Magna, che Papa Benedetto XIV fece realizzare dall’architetto Carlo Francesco Dotti (1670-1759).
Caratteristiche TECNICHE
ISBN: | 978-88-7381-338-5 |
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A cura di: | Biancastella Antonino |
Illustrazioni: | 50 a colori |
Data di uscita: | Luglio 2010 |
Formato: | 17 x 24 cm |
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Pagine: | 240 + C. in brossura con bandelle |
Lingua: | Italiano |