Un altro caso difficile e complesso per il commissario Passerini!
Nella campagna che circonda il paese di Molinella avviene uno strano omicidio,collegato ad un ciuffetto d’erba, ad un’antica ricetta della birra e a una miriade di personaggi semiseri, come peraltro sono semiseri anche il commissario Passerini e il suo aiutante Santo Merendino.
La TRAMA
Un altro caso difficile e complesso per il commissario Passerini!
Nella campagna che circonda il paese di Molinella avviene uno strano omicidio,collegato ad un ciuffetto d’erba, ad un’antica ricetta della birra e a una miriade di personaggi semiseri, come peraltro sono semiseri anche il commissario Passerini e il suo aiutante Santo Merendino. Le indagini sono molto complesse e interessano dapprima i cinque ciclisti molinellesi che hanno rinvenuto materialmente il cadavere, poi si allargano anche al vicino Comune di Medicina, dove risiedono un sacerdote con il pallino del gioco del biliardo, una “suorona” dal fisico possente, un donnaiolo perdigiorno, un benzinaio dal fare misterioso…
Fanno da corollario – e da sfondo ideale della storia – gli scherzi e le burle dei frequentatori della bottega del barbiere Enrico, detta Monte Citorio, adulti anagraficamente, goliardi nell’animo, allegri per vocazione. Monte Citorio è un vero e proprio mondo, un universo a sé, fortemente connotato della cultura padana che vive ed esplode in tutte le pagine del libro. Come il precedente Il collezionista di orologi, anche questo libro è stato scritto con sistema custom made, cioè “su misura”. L’idea infatti parte dalle persone, che hanno prestato il loro nome e cognome e il proprio volto a personaggi immaginari, comparendo così nelle foto pubblicate all’interno del libro. Sono quindi donne e uomini veri, reali, autentici. È il racconto che li rende diversi dalla vita quotidiana, trasformandoli negli attori e nelle attrici di una storia completamente immaginaria.
Nella campagna che circonda il paese di Molinella avviene uno strano omicidio,collegato ad un ciuffetto d’erba, ad un’antica ricetta della birra e a una miriade di personaggi semiseri, come peraltro sono semiseri anche il commissario Passerini e il suo aiutante Santo Merendino. Le indagini sono molto complesse e interessano dapprima i cinque ciclisti molinellesi che hanno rinvenuto materialmente il cadavere, poi si allargano anche al vicino Comune di Medicina, dove risiedono un sacerdote con il pallino del gioco del biliardo, una “suorona” dal fisico possente, un donnaiolo perdigiorno, un benzinaio dal fare misterioso…
Fanno da corollario – e da sfondo ideale della storia – gli scherzi e le burle dei frequentatori della bottega del barbiere Enrico, detta Monte Citorio, adulti anagraficamente, goliardi nell’animo, allegri per vocazione. Monte Citorio è un vero e proprio mondo, un universo a sé, fortemente connotato della cultura padana che vive ed esplode in tutte le pagine del libro. Come il precedente Il collezionista di orologi, anche questo libro è stato scritto con sistema custom made, cioè “su misura”. L’idea infatti parte dalle persone, che hanno prestato il loro nome e cognome e il proprio volto a personaggi immaginari, comparendo così nelle foto pubblicate all’interno del libro. Sono quindi donne e uomini veri, reali, autentici. È il racconto che li rende diversi dalla vita quotidiana, trasformandoli negli attori e nelle attrici di una storia completamente immaginaria.