La TRAMA
Il cappello di Napoleone.
Truppe napoleoniche in arrivo.
Squadre volanti a difesa dei terragli.
Amori sbocciati tra polvere e ferite.
La piccola Pieve di Cento che si appresta a difendere la propria tranquillità e la propria arte dall’odioso invasore francese.
Morti sospette, omicidi che oscurano un incerto futuro...
Dalla polvere del passato riemergono testamenta secreta dell’antico Archivio Notarile.
Tra il calore di amici ritrovati, abbuffate all’emiliana, scorpacciate d’arte, il fiuto investigativo porta il maresciallo Tek Massello, carabiniere bell’uomo in vacanza a Pieve di Cento a cimentarsi con una nuova indagine. Un giallo che si dispiega tra un passato solcato da bellici avvenimenti e belle opere d’arte trafugate, la passione per il sapere e un presente che incede tra la curiosità, la sfida, la necessità di non lasciare nulla di incompiuto. Infine un vecchio adagio, non ti fidar di me se il cor ti manca, che accompagna alla soluzione dell’enigma.
Un giallo scritto a tre mani. Come si fa? La ricetta è semplice. Anni di conoscenza, vacanze, viaggi, studio, lavoro, parole tante. Ferie estive, quelle che ti permettono di stare lontano dal lavoro almeno le canoniche tre settimane, un posto al sole raggiungibile in almeno sette ore di auto, rigorosamente insieme. Si discute, si osserva la gente intorno a te, ed è così che magari il tuo migliore amico diventa l’assassino, per poi tutte e tre pentirsi: non c’è problema, si può cambiare. Ventuno giorno per scrivere senza pestare insieme i tasti del pc. Il segreto che accomuna tutte e tre, e che appartiene alla biografia di Liléan Treiman, è che il campo di lavoro è la relazione umana, il fatto di incontrare per lavoro personaggi strani, ambigui, seducenti, misteriosi.
Truppe napoleoniche in arrivo.
Squadre volanti a difesa dei terragli.
Amori sbocciati tra polvere e ferite.
La piccola Pieve di Cento che si appresta a difendere la propria tranquillità e la propria arte dall’odioso invasore francese.
Morti sospette, omicidi che oscurano un incerto futuro...
Dalla polvere del passato riemergono testamenta secreta dell’antico Archivio Notarile.
Tra il calore di amici ritrovati, abbuffate all’emiliana, scorpacciate d’arte, il fiuto investigativo porta il maresciallo Tek Massello, carabiniere bell’uomo in vacanza a Pieve di Cento a cimentarsi con una nuova indagine. Un giallo che si dispiega tra un passato solcato da bellici avvenimenti e belle opere d’arte trafugate, la passione per il sapere e un presente che incede tra la curiosità, la sfida, la necessità di non lasciare nulla di incompiuto. Infine un vecchio adagio, non ti fidar di me se il cor ti manca, che accompagna alla soluzione dell’enigma.
Un giallo scritto a tre mani. Come si fa? La ricetta è semplice. Anni di conoscenza, vacanze, viaggi, studio, lavoro, parole tante. Ferie estive, quelle che ti permettono di stare lontano dal lavoro almeno le canoniche tre settimane, un posto al sole raggiungibile in almeno sette ore di auto, rigorosamente insieme. Si discute, si osserva la gente intorno a te, ed è così che magari il tuo migliore amico diventa l’assassino, per poi tutte e tre pentirsi: non c’è problema, si può cambiare. Ventuno giorno per scrivere senza pestare insieme i tasti del pc. Il segreto che accomuna tutte e tre, e che appartiene alla biografia di Liléan Treiman, è che il campo di lavoro è la relazione umana, il fatto di incontrare per lavoro personaggi strani, ambigui, seducenti, misteriosi.
Caratteristiche TECNICHE
ISBN: | 978-88-7381-194-9 |
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Data di uscita: | Marzo 2007 |
Formato: | 15 x 21 cm |
Pagine: | 96 + Copertina in brossura |
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Lingua: | Italiano |