… tutto ebbe inizio con la morte del sindaco di Bologna
Bologna, giorni nostri.
Alla processione della Madonna di San Luca un tripudio di folla, di personalità eminenti, di alte autorità. In questo clima festoso e solenne un misterioso malore colpisce il sindaco della città, che, trasportato d’urgenza all’ospedale, vi giunge cadavere. I risultati dell’autopsia rivelano una verità sconvolgente: a uccidere il sindaco è stata infatti un’iniezione di veleno.
Da questo momento, in un intreccio di situazioni criminose, cadono, sotto i colpi di un killer efferato, molti degli esponenti di maggior spicco del mondo politico, economico, finanziario e universitario della città emiliana.
Chiamato a risolvere questa catena di omicidi è il dottor Martini, sostituto procuratore della Repubblica di Bologna appena tornato nella sua città natale dopo anni di lavoro in altre procure d’Italia. Ostacolato nelle indagini da un capo reticente, legato agli interessi di un circolo-bene e della Bologna che conta, Martini può contare su alcuni fidati “collaboratori”. Tinti, vecchio amico e cronista numero uno della città, che, spinto dall’irrefrenabile voglia di rifilare “buchi” a tutti i colleghi giornalisti, lo condurrà alla soluzione finale, e Rita, bionda guida turistica, che accompagnerà Martini alla scoperta dei segreti di Bologna.
Caratterizzato da una trama avvincente e da un susseguirsi incalzante di colpi di scena, I Glossatori è un giallo che si trasforma anche in qualcos’altro: un ricordo della vecchia Bologna, quella del dopoguerra, i cui luoghi spesso neppure i bolognesi doc hanno la gioia o la voglia di conoscere a fondo: la rete di canali che fa capo all’Aposa, il museo civico e i tanti musei universitari di settore, il campanile di San Pietro, le tombe dei Glossatori. Specie per chi non ha mai messo piede a Bologna rappresenta quindi l’occasione per una lettura appassionante ed istruttiva, alla scoperta di una città fatta di ombre e di luci.