Questo libro nasce dal desiderio di alcuni amici, dopo la scomparsa di Graziano Campanini, di onorarne la memoria proseguendo idealmente la riflessione e l’attività, da lui condotte sul campo, in materia di conservazione e valorizzazione dei beni culturali, e di promozione e di divulgazione delle esperienze artistiche. Il titolo che reca questa pubblicazione, Finis terrae – nel senso profondo nitidamente chiarito dallo scrittore argentino Alberto Manguel –, vuole alludere all’esigenza di non arrestarsi davanti a qualche confine o barriera, ma di continuare a pensare, a elaborare, ad avanzare suggestioni e proposte nei variegati campi di attività cui si dedicò Graziano Campanini, sempre con lo spirito di generosa, personale immersione totale che chi l’abbia conosciuto può testimoniare.
Gli autori dei saggi che compongono questo libro sono stati in gran parte suoi amici e collaboratori – e dunque partono dalla ricostruzione di qualche tratto della sua vicenda umana e professionale –, o hanno sentito parlare della sua indefessa attività; degli artisti le cui opere illustrano il libro, Campanini organizzò esposizioni o collezionò opere. Nei testi e nelle immagini i lettori troveranno memorie e spunti di riflessione, e qualche fil rouge che idealmente collega e svolge un determinato tema – come l’amara vicenda del 1977 a Bologna, nei saggi di Luigi Ficacci e di Franco Farinelli.
Questo libro in forma di parole e di immagini diventa così non solo un doveroso omaggio a Campanini, ma pure l’occasione per proporre qualche modesto spunto di riflessione su progetti affini a quelli cui Graziano si dedicò, oggi più che mai necessari per nutrire e illuminare il tempo, gravido di incertezze e di interrogativi, che se ne sta dietro l’angolo.
Intensa è stata la vita di Graziano Campanini (Pieve di Cento, Bologna, 1953-2021), oggi ricordato per molte attività, tutte svolte con passione. Laureatosi nel 1978 in Pedagogia, è stato Psicologo nelle USL bolognesi, per poi dedicarsi e immergersi nelle attività di conservazione e valorizzazione dei beni culturali – ha coordinato il gruppo di lavoro regionale per la fondamentale ricognizione sul patrimonio storico-artistico delle Aziende USL e degli Ospedali della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con l’Istituto Beni Culturali. Assessore alla Cultura nel Comune natale per quasi vent’anni, anima una serie di iniziative volte a crearvi un variegato “sistema museale cittadino” – attività riconosciuta dall’European Museum Forum, di cui diventa corrispondente per l’Italia. Dal 2012, e fino alla scomparsa, opera, dopo il terremoto, per la ricostruzione del patrimonio storico-artistico di Pieve di Cento, in particolare per il progetto di realizzare una Biblioteca e Pinacoteca, inauguratasi due settimane dopo la sua morte, e a lui intitolata. Quando, nel 2007, il complesso monumentale di Santa Maria della Vita di Bologna (nella quale è conservato il Compianto di Niccolò dell’Arca) entra a fare parte del sistema museale Genus Bononiae, ne diventa direttore e animatore; nel Museo di via Clavature organizza varie esposizioni, oltre a curare mostre in altre sedi della città (Palazzo Fava e Palazzo Pepoli, Museo Civico Medievale). È autore di testi di presentazione di mostre in cataloghi e di saggi di museologia, di conservazione e fruizione dei beni culturali e delle arti visive, e di racconti ironico-fantastici. La passione per il collezionismo di opere d’arte e di libri ha accompagnato e nutrito tutta la sua vita.
ISBN: | 9788833246833 |
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Genere: | Saggistica d'Arte |
A cura di: | Sandro Parmiggiani |
Illustrazioni: | A colori e in BN |
Data di uscita: | Gennaio 2024 |
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Formato: | 17 x 24 cm |
Pagine: | 176 pp + Cop. in brossura con bandelle |
Lingua: | Italiano |