Eravamo in via Solferino
Quarant'anni di vita al Corriere
Storia del “Corriere della Sera” che è storia del giornalismo.
La TRAMA
Milano è storicamente la capitale dell’editoria in Italia. Fino a pochi anni fa i giornali grondavano pagine di approfondimenti. I cronisti battevano i marciapiedi, parlavano con il fruttivendolo e la portinaia. Conoscevano a memoria ogni angolo della propria città. Stabilivano una relazione umana e professionale con il commissario, il parroco, il politico. Distinguevano tra fonti attendibili e fonti fantasiose. Sapevano che la penna fa più male della spada, e mille rettifiche non cancellano una bufala.
Il cronista aveva, nella ricerca della notizia, la stessa affidabilità di un maresciallo o di un giudice. Era ripagato, nella fatica che si chiama inchiesta, dalla gratitudine del lettore e da uno stipendio dignitoso.
Quel giornalismo aveva la sua nave ammiraglia nel “Corriere della Sera”. Il quotidiano di via Solferino ha attraversato la storia dell’Italia post-unitaria. Con le proprie pagine, dal 1876 a oggi, ha costituito l’autobiografia di una nazione.
Giuseppe Gallizzi, ragazzo di Calabria, esplora le stanze di quella redazione, dove ha vissuto dal 1960 al 2001. Ha visto sfilare i grandi nomi del giornalismo italiano: Montanelli, Afeltra, Di Bella, Ottone, Biagi, Mieli, De Bortoli. Grandi scrittori, come Buzzati e Montale.
In questo libro, che fa seguito al successo de La scuola dei grandi maestri (Roma, Centro di Documentazione Giornalistica, 2013) Gallizzi e Vincenzo Sardelli raccontano un giornale, una redazione, i personaggi che l’hanno frequentata. Ne nasce un moderno e pratico manuale di storia del giornalismo. Ma non solo. Anche riflessioni sul rapporto tra stampa e potere, sulla libertà di informare, su come raggiungere il lettore, destinatario finale della notizia.
Giuseppe Gallizzi, giornalista professionista, una vita al “Corriere della Sera”. Prima come corrispondente da Sesto San Giovanni, poi redattore, caposervizio, inviato, caporedattore della Redazione Lombardia e Caporedattore centrale. È nato a Nicotera Marina (Vibo Valentia) e da cinquant’anni vive in Lombardia. Ama la Calabria ed è sempre rimasto legato alla sua terra.
Per undici anni è stato Presidente del Circolo della Stampa di Milano. È stato presidente europeo del Press Club de France. Ha ricoperto la carica di componente del Comitato Esecutivo dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti e segretario dell’Ordine della Lombardia. È stato per un triennio presidente dell’AFG Walter Tobagi di Milano (Associazione per la Formazione al Giornalismo) e per quattro anni consigliere nazionale dell’Inpgi.
Vincenzo Sardelli è nato a San Vito dei Normanni (Brindisi). Laureato in Lettere all’università Cattolica di Milano, insegna italiano e storia al Liceo delle scienze applicate Iti Cartesio di Cinisello Balsamo. Giornalista dal 2000, ha collaborato con “Il Giorno”, “La Notte” e “Campus”. Ha scritto articoli di antropologia, filosofia, storia, letteratura e teologia. Dal 2013 è critico teatrale delle riviste “Studi Cattolici”, “www.paneacquaculture.net”, “Scuola e Amministrazione”. Per quest’ultima rivista si occupa anche di cinema per le scuole. È capo della redazione milanese della rivista “KLP Teatro”.