Ell'epoca del Grand Tour
Viaggiatori stranieri lungo le vie consolari
Il volume ripercorre le vie consolari intraprese dai viaggiatori stranieri all’epoca del mitico Grand Tour, che fece dell’Italia una meta d’élite.
La TRAMA
a cura di Attilio Brilli
immagini di Andrea Samaritani
Dal Seicento, la connotazione del viaggio arrivò a coincidere con quella del Grand Tour che nel Settecento divenne fenomeno diffuso. Così l’Italia, ricca di storia e di arte, fu eletto quale mitico approdo di alcune privilegiate élite di touristes, inglesi soprattutto: meta prediletta delle loro peregrinazioni, alla ricerca di testimonianze dell’antichità greca e romana.
Roma naturalmente – la Città Eterna, culla della civiltà – ma anche Firenze, Venezia, Napoli, divennero mete obbligate di artisti, scrittori, uomini politici, ricchi borghesi. Itinerario che poi si andò ramificando ed infittendo così che sul finire dell’Ottocento anche i centri italiani minori, appartenenti al cosiddetto petit tour, divennero oggetto di interesse per le bellezze artistiche
o paesaggistiche.
Così il prof. Attilio Brilli tratteggia in questo volume i percorsi dei viaggiatori stranieri, dalla via Emilia tra Bologna e Rimini, passando per i paesi della Romagna, alla via Flaminia e alla costa, toccando Pesaro, Fano, Senigallia e Ancona. Entra poi nei territori marchigiani con Jesi e Osimo, giungendo a Perugia e a Città di Castello. Conclude il viaggio, o meglio i viaggi, arrivando alla meta più ambita, Roma.