La TRAMA
Il palazzo arcivescovile di Bologna è affacciato all’interno di una corte lungo il cui perimetro si raccoglie per intero il complesso dell’arcivescovado e si eleva l’abside della Cattedrale della città Petroniana.
Quel fronte non prospettante la pubblica via, ma un quieto interno, è, diversamente che nelle dimore patrizie, il principale del palazzo e l’iscrizione “Dilige Decorem Domus Tuae”, intende significare allo stesso tempo la dignità e l’ordine appropriati alla residenza del vescovo, così come l’ha concepita il cardinale Gabriele Paleotti che alla fine del Cinquecento la volle rifondare e riorganizzare nelle forme che ancora oggi ammiriamo.
Il volume intende ripercorrere la storia della domus dei vescovi bolognesi, che coincide temporalmente con la storia della stessa Chiesa di Bologna, dalle origini ai nostri tempi, attraverso le vicende architettoniche, artistiche e umane che l’hanno attraversata.
La memoria di quella storia, punteggiata di eccezionali testimonianze, è tutta custodita entro l’architettura del palazzo: le vestigia di età romana, la ricca austerità medievale, lo spirito della Controriforma, il mitigato barocco, il decoro ottocentesco tracciano insieme un significativo percorso di recente valorizzato da una generale opera di restauro conservativo.
La stessa ratio architettonica racchiude e rivela in maniera esemplare l’assetto funzionale e organizzativo dell’edificio, accostando agli ambiti della residenza – in tutta la loro gamma, dalla casa, ai servizi, all’orto – quelli dedicati all’esercizio del governo e dell’amministrazione della Diocesi, come pure quelli connessi alle attività della Chiesa Cattedrale e del Capitolo di San Pietro, legati, questi ultimi, agli usi dell’antico Studio bolognese.
Esplorati nella prima parte del libro la storia dell’edificio e i suoi aspetti artistici, la seconda si addentra nei modi e nei tempi di vita all’interno del palazzo, con proiezioni nel contesto cittadino e diocesano, scanditi all’interno degli ambiti funzionali e organizzativi quali la residenza, la curia, l’archivio, la biblioteca, lo studio.
Infine, presentate le biografie dei vescovi e degli arcivescovi di Bologna, sono esaminati alcuni tra gli episodi storici più significativi attraverso alcune figure cardine quali Gabriele Paleotti (1566-1597), Prospero Lambertini (1731-1754), Carlo Oppizzoni (1802-1855) e Domenico Svampa (1894-1907).
Quel fronte non prospettante la pubblica via, ma un quieto interno, è, diversamente che nelle dimore patrizie, il principale del palazzo e l’iscrizione “Dilige Decorem Domus Tuae”, intende significare allo stesso tempo la dignità e l’ordine appropriati alla residenza del vescovo, così come l’ha concepita il cardinale Gabriele Paleotti che alla fine del Cinquecento la volle rifondare e riorganizzare nelle forme che ancora oggi ammiriamo.
Il volume intende ripercorrere la storia della domus dei vescovi bolognesi, che coincide temporalmente con la storia della stessa Chiesa di Bologna, dalle origini ai nostri tempi, attraverso le vicende architettoniche, artistiche e umane che l’hanno attraversata.
La memoria di quella storia, punteggiata di eccezionali testimonianze, è tutta custodita entro l’architettura del palazzo: le vestigia di età romana, la ricca austerità medievale, lo spirito della Controriforma, il mitigato barocco, il decoro ottocentesco tracciano insieme un significativo percorso di recente valorizzato da una generale opera di restauro conservativo.
La stessa ratio architettonica racchiude e rivela in maniera esemplare l’assetto funzionale e organizzativo dell’edificio, accostando agli ambiti della residenza – in tutta la loro gamma, dalla casa, ai servizi, all’orto – quelli dedicati all’esercizio del governo e dell’amministrazione della Diocesi, come pure quelli connessi alle attività della Chiesa Cattedrale e del Capitolo di San Pietro, legati, questi ultimi, agli usi dell’antico Studio bolognese.
Esplorati nella prima parte del libro la storia dell’edificio e i suoi aspetti artistici, la seconda si addentra nei modi e nei tempi di vita all’interno del palazzo, con proiezioni nel contesto cittadino e diocesano, scanditi all’interno degli ambiti funzionali e organizzativi quali la residenza, la curia, l’archivio, la biblioteca, lo studio.
Infine, presentate le biografie dei vescovi e degli arcivescovi di Bologna, sono esaminati alcuni tra gli episodi storici più significativi attraverso alcune figure cardine quali Gabriele Paleotti (1566-1597), Prospero Lambertini (1731-1754), Carlo Oppizzoni (1802-1855) e Domenico Svampa (1894-1907).
Caratteristiche TECNICHE
ISBN: | 978-88-7381-035-7 |
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A cura di: | Roberto Terra |
Illustrazioni: | 250 b/n e a colori |
Data di uscita: | Dicembre 2002 |
Formato: | 24 x 30 cm |
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Pagine: | 228 + Copertina cartonata con sovraccoperta |
Lingua: | Italiano |