Dal dramma alla farsa, il Bologna Fc 1909 in questi ultimi tempi - diciamo dal ritorno in serie A nell’estate del 2008 - non si è fatto mancare niente. Ora che è passata si può provare a riderci sopra.
La TRAMA
È andata così. Pagliacci, avventurieri ambiziosi, giullari di corte, improbabili ballerini, incantatori di serpenti col piffero stonato, guitti, puffaroli da rimorchio, farlocchi da competizione, cazzari da parata. Li abbiamo visti tutti. Faccendieri, intrallazzatori, traffichini con le mani unte, fenomeni da baraccone, simpatiche canaglie dal sorriso a salvadanaio, morti di fame e di fama, qualche criminale, per lo più mascalzoni con le toppe al culo e furfanti senza lo straccio di uno stile. Fidejussioni taroccate, penalizzazioni, messe in mora, teste di porco e bare a Casteldebole, tapiri consegnati sottocasa a centravanti sorpresi. Giocatori indagati per il brutto pasticciaccio dei pass, presidenti scortati dai carabinieri, allenatori abbandonati al loro destino, dirigenti che si danno il cambio come in una giostra: salgo io o sali tu? Li abbiamo visti tutti. Meglio: le abbiamo viste tutte. Intanto, e pare un dettaglio, si giocava a calcio. Dal dramma alla farsa, il Bologna Fc 1909 in questi ultimi tempi - diciamo dal ritorno in serie A nell’estate del 2008 - non si è fatto mancare niente. Ora che è passata si può provare a riderci sopra. Ci si può divertire a riavvolgere il film di questi ultimi incredibili anni, fermare l’immagine e sorprenderci nel darci di gomito ed esclamare: ma ti ricordi? La fotografia che resterà nella storia di questi anni sgangherati è una galleria degli errori e degli orrori, fate voi. Ora che è passata si può provare. Ora che è passata?