“Chi non ha avuto la fortuna di conoscere di persona Bruno Bandoli forse potrà farsi un’idea della sua personalità, del suo essere umanamente raro, disponibile e affabile, ironico e scanzonato, sempre pronto alla battuta da un lato, inflessibile serio e professionalmente inappuntabile dall’altra: in definitiva una “medaglia”. Con questa difficile forma d’arte sembrava essersi identificato, o meglio ancora, quasi tutti ricordando Bandoli, penseranno inevitabilmente alla medaglia. Quante ne abbia modellate durante la sua frenetica vita forse non è dato sapere; tante non le ha firmate considerandole forse prodotti artigianali. Ma dove l’ingegno psicologico e la creatività si mescolavano a suo giudizio, nella maniera a lui congeniale, per avere risultati strabilianti, nella ritrattistica a bassorilievo, per forse stupire chi ne veniva in possesso, allora le firmava con attenzione”.
dalla prefazione di Mauro Mazzali
Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Bologna
Bruno Bandoli (Bologna, 1936-1994) in gioventù è attivo nei campi della ceramica, della scenografia e della pittura.
Ma è nella medaglistica e nella ritrattistica che esprime al meglio il suo talento, mostrando un forte interesse per l’indagine psicologica.
Non solo. Sensibile ai problemi connessi alla condizione delle disabilità, Bandoli insieme a Paolo Gualandi, intuisce la possibilità di rendere leggibile al tatto la pittura e, attraverso una ricerca sperimentale, da avvio alla realizzazione di bassorilievi aptici per non vedenti, ricerca che ha portato all’istituzione del Museo Tattile Anteros presso l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna.
ISBN: | 978-88-7381-590-7 |
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A cura di: | Alighiera Peretti Poggi |
Illustrazioni: | A colori e in BN |
Data di uscita: | Ottobre 2014 |
Formato: | 24 x 28 cm |
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Pagine: | 112 + Cop. in brossura con bandelle |
Lingua: | Italiano |