(...) Sono nato a Bologna, in via San Felice, nel 1939, ma sono diventato un bolognese davvero solo all'inizio dell'adolescenza.
E' da quell'età che cominciai a coltivare le mie tre intense passioni, la pittura, la letteratura, il cinema, e conquistai tre punti di riferimento, tre guide, tre maestri: Giorgio Morandi, Riccardo Bacchelli, Renzo Renzi. Erano tutti bolognesi e tutti in grado di spiegarmi quel persistente struggimento che mi prendeva nel percorrere i portici, in lunghissimi pomeriggi, con un piccolo albo da disegno e una matita del numero uno, per disegnare tutti gli angoli, le colonne, gli incroci, i tetti, i muri, le osterie che mi accadeva di osservare.
Arrivato a una certa età ho pensato di doverla ringraziare, la mia città, per tutto quanto mi aveva dato, e così ho scritto questo libro dove c'è solo lei, con gli ocra, i rossi, le penombre, i suoi misteri.
Antonio Faeti