"Fate la pace!" entra nella terzina finalista del "Premio Strega Ragazze e Ragazzi" 2023

"Fate la pace!" entra nella terzina finalista del "Premio Strega Ragazze e Ragazzi" 2023

"Fate la pace!" entra nella terzina finalista del "Premio Strega Ragazze e Ragazzi" 2023


"Fate la pace! San Francesco in piazza Maggiore" entra nella terzina finalista del Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2023, per la categoria 8+

 

L'autunno porta grandi notizie: il libro "Fate la pace! San Francesco in piazza Maggiore" di Tiziana Roversi e Angelica Stefanelli è entrato nella terzina finalista al Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2023 per la categoria 8+!

Aspettiamo con ansia la finale del 7 dicembre 2023, ma siamo grati fin d'ora al Premio e alla Giuria per questo importante riconoscimento: siamo felici che questa storia, nata per la collana "Fatterelli Bolognesi", abbia toccato il cuore di tante lettrici e tanti lettori di giovane età.

Riportiamo, con piacere, la motivazione: «Vivace, affascinante, imprevedibile come il suo protagonista, questo breve romanzo dedicato a Francesco D’Assisi ne restituisce alcuni fondamentali tratti di personalità, mentre ne ricostruisce la vicenda storica. Rivoluzionario, coraggioso, imprendibile, Francesco emerge nel racconto di Tiziana Roversi, e nelle belle illustrazioni di Angelica Stefanelli, con tutto il carisma di un profilo complesso, come un giovane che corre il rischio di cambiare il proprio destino guidato dal desiderio di cambiare il mondo. La sua visione prende forza e concretezza nella dimensione della comunità: Francesco è sempre insieme ai propri coetanei e alle proprie coetanee nelle crisi, negli errori e nei cambiamenti. L’afflato spirituale che ne ha guidato la vicenda biografica, intellettuale e poetica può essere ancora oggi una via per mostrare e immaginare nuovi orizzonti».
 


LA TRAMA
Bologna nel XIII secolo è potentissima, cresce in bellezza e in altezza, qualcuno la definisce New York del medioevo, l’economia non è mai stata così fiorente. Ma il desiderio di potenza porta alle liti e la città, dentro e fuori le mura, è sempre in guerra: contro l’imperatore, contro Imola, tra le famiglie che si dividono in fazioni, Guelfi e Ghibellini, Geremei e Lambertazzi…
Il 15 agosto 1222 Francesco vuole essere a Bologna. Descritto inizialmente come ragazzo ricco e viziato, cambierà in modo radicale, dentro e fuori, scegliendo di vivere in estrema povertà, in disaccordo col padre e nell’incredulità generale. Diviene un santo vivente e quando raggiunge piazza Maggiore, migliaia di bolognesi, potenti e minori, stretti insieme nella stessa piazza, sentono la sua voce dolce ma ferma che condanna le rivalità e loda l’amore.
Le sue parole arrivano ad ognuno, è così persuasivo che per un attimo infinito la guerra sembra sconfitta. La piazza è toccata, commossa, e si alza il dolce, fraterno, Cantico delle Creature.
Non sapremo mai cosa davvero Francesco disse quel 15 agosto 1222 ma sappiamo che fu una concione politica, non un sermone, che iniziò con le tre parole
«Angeli, uomini, demoni»
e che il suo Cantico è un inno d’amore (oltre che la prima poesia in volgare, e nel libro si riporta in doppia versione proprio per fare sentire anche ai piccoli il suono delle sue parole).