La TRAMA
Il volume, frutto delle ricerche di eminenti studiosi e specialisti, segue Prospero Lambertini. Pastore della sua città, Pontefice della Cristianità, stampato nel 2005 e dedicato alla carismatica figura di Papa Benedetto XIV.
Tra i pontificati che hanno scandito il secolo appena trascorso, quello di Benedetto XV si configura, pur nella sua brevità (1914-1922), come uno dei più intensi e fecondi. La drammatica vicenda del primo conflitto mondiale, con le sue dimensioni, del tutto inconfrontabili con quelle degli eventi bellici sino ad allora sperimentati, e con le loro tragiche conseguenze, pose la Chiesa cattolica di fronte all’esigenza di far udire dinanzi allo scontro diretto e cruento tra nazioni cattoliche la propria voce.
Questo Papa rivolse a questioni quali quella delle missioni, e più in generale, al problema del rapporto col mondo orientale europeo e del mondo orientale asiatico grande attenzione. Problematiche che oggi hanno assunto una grande rilevanza e dunque testimoniano con chiarezza le lungimiranti “aperture” del pontificato di Giacomo Della Chiesa. Altri aspetti pongono questo Pontefice come un protagonista nell’inserimento della Santa Sede nel sistema delle relazioni internazionali, sia durante il conflitto sia durante le trattative di pace. Risale al 1917 il Codice di diritto canonico, frutto di un ampio lavoro preparatorio avviato negli anni precedenti, nonchè la fondazione dell’Università Cattolica del S. Cuore.
Giunge quindi necessaria questa ricerca a più voci, che si propone di sottolineare gli aspetti “profetici” dell’azione di Benedetto XV, e di mettere a fuoco i diversi indirizzi del suo pontificato (dalla sua formazione giuridica ed ecclesiale tra Genova e Roma, al suo episcopato, a Bologna). Il testo analizza il contesto genovese e il costante rapporto mantenuto con esso da Giacomo Della Chiesa (Doldi, Fontana); ripercorre poi gli anni romani presso la Segreteria di Stato (Scottà) e quelli del suo episcopato a Bologna (Venturi, Goriup - Macciantelli), in cui sembrano già emergere quella lucidità di sguardo e quella acutezza di prospettive che caratterizzeranno gli anni del pontificato. Seguono, senza essere rigidamente distinti in sezioni, al fine anche di sottolineare il filo rosso che li unisce, i contributi dedicati appunto a questo periodo. Essi prendono in esame aspetti tra i più rilevanti dell’azione di papa Benedetto: in riferimento al contesto più strettamente ecclesiale (Poggi, Zanotti, Butturini, Luppi); al più ampio scenario internazionale (Del Zanna); alle problematiche a vario titolo legate alla cultura cristiana (Guasco, Malusa, Doldi, Mauro); ai problemi più incalzanti della società contemporanea (Varnier). L’ultimo contributo mette, infine, a fuoco le complesse ragioni della scarsa attenzione sinora riservata dalla storiografia al significato di Benedetto XV (Veneruso).
Tra i pontificati che hanno scandito il secolo appena trascorso, quello di Benedetto XV si configura, pur nella sua brevità (1914-1922), come uno dei più intensi e fecondi. La drammatica vicenda del primo conflitto mondiale, con le sue dimensioni, del tutto inconfrontabili con quelle degli eventi bellici sino ad allora sperimentati, e con le loro tragiche conseguenze, pose la Chiesa cattolica di fronte all’esigenza di far udire dinanzi allo scontro diretto e cruento tra nazioni cattoliche la propria voce.
Questo Papa rivolse a questioni quali quella delle missioni, e più in generale, al problema del rapporto col mondo orientale europeo e del mondo orientale asiatico grande attenzione. Problematiche che oggi hanno assunto una grande rilevanza e dunque testimoniano con chiarezza le lungimiranti “aperture” del pontificato di Giacomo Della Chiesa. Altri aspetti pongono questo Pontefice come un protagonista nell’inserimento della Santa Sede nel sistema delle relazioni internazionali, sia durante il conflitto sia durante le trattative di pace. Risale al 1917 il Codice di diritto canonico, frutto di un ampio lavoro preparatorio avviato negli anni precedenti, nonchè la fondazione dell’Università Cattolica del S. Cuore.
Giunge quindi necessaria questa ricerca a più voci, che si propone di sottolineare gli aspetti “profetici” dell’azione di Benedetto XV, e di mettere a fuoco i diversi indirizzi del suo pontificato (dalla sua formazione giuridica ed ecclesiale tra Genova e Roma, al suo episcopato, a Bologna). Il testo analizza il contesto genovese e il costante rapporto mantenuto con esso da Giacomo Della Chiesa (Doldi, Fontana); ripercorre poi gli anni romani presso la Segreteria di Stato (Scottà) e quelli del suo episcopato a Bologna (Venturi, Goriup - Macciantelli), in cui sembrano già emergere quella lucidità di sguardo e quella acutezza di prospettive che caratterizzeranno gli anni del pontificato. Seguono, senza essere rigidamente distinti in sezioni, al fine anche di sottolineare il filo rosso che li unisce, i contributi dedicati appunto a questo periodo. Essi prendono in esame aspetti tra i più rilevanti dell’azione di papa Benedetto: in riferimento al contesto più strettamente ecclesiale (Poggi, Zanotti, Butturini, Luppi); al più ampio scenario internazionale (Del Zanna); alle problematiche a vario titolo legate alla cultura cristiana (Guasco, Malusa, Doldi, Mauro); ai problemi più incalzanti della società contemporanea (Varnier). L’ultimo contributo mette, infine, a fuoco le complesse ragioni della scarsa attenzione sinora riservata dalla storiografia al significato di Benedetto XV (Veneruso).