Prisca Taruffi, romana, è figlia d’arte. Suo padre è l’ingegner Piero Taruffi, indimenticato pilota, recordman, progettista, vincitore nel 1957 dell’ultima Mille Miglia al volante della Ferrari 315S.
Nel 1984 debutta nel mondo delle corse sull’autodromo di Vallelunga, mettendosi subito in luce nel Trofeo Renault 5 Turbo. Ma la sua vera passione sono i rally e nel 1989 si laurea Campionessa italiana e Vice Campionessa europea Rally al volante di una potente Ford Sierra Cosworth Gruppo A, entrando di diritto a far parte dell’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia. Parallelamente ha collaborato in veste di pilota-istruttore e test driver per le maggiori case automobilistiche, ricoprendo anche incarichi di direttore tecnico per eventi Mercedes, Lotus, Seat Italia, Bridgestone-Firestone.
Negli ultimi anni, la troviamo al volante di potenti prototipi con i quali ha partecipato a entusiasmanti Rally Raid in tutto il mondo.
Giornalista freelance, come opinionista è stata per oltre dieci anni il volto femminile del programma Rai Pole Position. Nella sua vita ha una missione: mantenere viva la memoria di suo padre così, nel 2006, ha scritto il libro Piero Taruffi, la Volpe Argentata, un atto d’amore per il centenario della nascita.
Nel 2021, è stata la prima donna a essere nominata Grand Marshal della Carrera Panamericana, la mitica corsa messicana che suo padre, El Zorro Plateado, vinse settant’anni prima al volante della Ferrari 212 Inter.