Paolo Portoghesi. È il battagliero sostenitore di un’architettura “radicata” che interpreta la tradizione non come un meccanico trasferimento di abitudini acquisite, ma come stimolo all’innovazione nella continuità di alcune premesse che esprimono l’identità dei luoghi e delle culture umane nella loro preziosa diversità. Per questo ha fatto suo il detto di Gustav Mahler: «Tradizione è custodire il fuoco, non adorare le ceneri». La sua opera più nota è la Moschea di Roma inaugurata nel 1995. Tra i suoi lavori recenti: le chiese di Santa Maria della Pace a Terni, dei Santi Cornelio e Cipriano a Calcata e di San Francesco a Castellaneta; il Quartiere Latino di Treviso, il Quartiere Rinascimento a Roma, la Moschea di Strasburgo, il Parco Urbano di Abano Terme, il Cimitero di Cesena, i laboratori della Città della Speranza a Padova, il nuovo quartiere di Senigallia.