Matteo Bianchi, 31 anni, si è specializzato in Filologia moderna a Ca’ Foscari sul lascito lirico di Corrado Govoni. È libraio, giornalista pubblicista e collabora con varie testate del Gruppo Gedi, con “Leggere:tutti”, “QuiLibri”, “Poesia” e Punto. Almanacco della poesia italiana.
Ha pubblicato le raccolte Fischi di merlo (Edizioni del Leone 2011, Premio Rabelais, Premio Turoldo), L’amore è qualcos’altro (con Alessio Casalicchio, Empirìa 2013), La metà del letto (Barbera 2015, Premio Metauro, Premio Città di Sassari, Premio Graziano) e la plaquette Un’ombra in due (L’Arca Felice, 2014), interpretata in parte dal cantautore Germano Bonaveri.
È stato presentato su “Gradiva” sia da Giancarlo Pontiggia sia da Francesco Scarabicchi. Suoi versi sono apparsi anche su diverse antologie e riviste, tra cui “L’immaginazione”, “Soglie”, “Capoverso”, “La Clessidra” e “Il Filorosso”. Suoi contributi critici, invece, su “Il Ponte”, “Semicerchio”, “Letteraria”, “Il Segnale” e “Atelier”, di cui ha curato il monografico sulla poetica di Anna Maria Carpi (n. 73, marzo 2014). È stato tradotto in tedesco da Ingrid Ickler per la Regione Assia, in francese sulla “Revue Verso” (Lucenay), in olandese da Benjamin Jago Larham per il Conservatorio Reale (l’Aia), in spagnolo su “Funciòn Lenguaje” (Madrid) e su “Vallejo & Co.” (Perù). Ha composto il primo excursus sulla poesia contemporanea a Ferrara, I poeti del Duca (Edizioni Kolibris, 2013).