Marina Ripa di Meana, nata a Roma, giovanissima sposa Alessandro Lante della Rovere e nei primi anni sessanta nasce sua figlia Lucrezia. Dal 1964 al 1984 crea e dirige un atelier di alta moda in piazza di Spagna e ottiene un lungo contratto con il gruppo giapponese Nichii. Nel 1982 sposa Carlo Ripa di Meana e nel 1984 pubblica il suo primo libro, un’autobiografia dal titolo I miei primi quarant’anni. Pubblica altri libri, da cui vengono ricavati due film sulla sua vita. Lancia nel 1990 il mensile Elite alla cui direzione resta per tre anni. Nel 1992 dirige un suo film in Venezuela, intitolato Cattive ragazze. Collabora a molte trasmissioni televisive e radiofoniche.
Svolge intensa attività a favore della protezione degli animali, rappresentando per dodici anni in Italia l’associazione americana IFAW (International Fund for Animal Welfare). Le sue campagne più note sono quelle dedicate alla difesa dei cuccioli delle foche sterminati per produrre finiture per scarponi da neve e quelle contro le sperimentazioni nucleari militari francesi in Polinesia, a Mururoa. Dal 2001 è testimonial della campagna per la prevenzione contro il cancro. Nel 2008 ha condotto una riuscita battaglia per evitare che si costruisse a Roma, nel colle del Pincio, un gigantesco parcheggio automobilistico.
Nel 2010 è co-autrice insieme alla giornalista Gabriella Mecucci del libro Virginia Agnelli. Madre e farfalla (Minerva Edizioni). Nel 2012 pubblica la riedizioni del suo best seller I miei primi quarant'anni (Minerva Edizioni).