Giacomo Losi, terzino, nato a Soncino (CR) il 10-9-1935. «Mai visto un terzino così veloce!»: così, il 13 gennaio 1960, si esprime su di lui Francisco Gento, asso della nazionale spagnola e del Real Madrid.
Leader difensivo, beniamino dei tifosi, che ben presto lo soprannomineranno “Er core de Roma” per la sua abnegazione agonistica.
Esordisce calcisticamente a quattordici anni nel Soncino, mentre comincia a lavorare da apprendista sarto. Passa poi nelle giovanili dell’Inter, ma nel 1951 è ceduto alla Cremonese,in C. Nel 1954 una segnalazione per gli ottimi risultati lo porta alla Roma. È una rivelazione e Losi diventa titolare nel finale di campionato. Il formidabile esordio in azzurro gli regala il posto da titolare,diventando una colonna della difesa fino al fiasco alla Coppa del Mondo in Cile. Dove inopinatamente si chiuderà la sua avventura in azzurro.
Nella sua lunghissima carriera romanista, Losi giocherà in tutti i ruoli di movimento della difesa, diventando l’uomo simbolo del club, amatissimo dalla tifoseria per la generosità
agonistica e la dedizione alla causa.
Chiuderà solo nel 1969 con all’attivo 386 presenze e 2 reti in Serie A, tutte in giallorosso,e 11 partite in Nazionale.