Checco Coniglio
Checco (Francesco) Coniglio è nato a Bologna il 22 maggio 1942.
Nel 1966 si è laureato in Economia e Commercio all’università di Bologna, dopo aver frequentato studi classici al liceo Galvani. Nel 1956 ha iniziato come autodidatta lo studio e la pratica del trombone e,nel 1958, con Nardo Giardina e Pupi Avati, ha fondato la Rheno Dixieland Band, vincitrice del primo premio per il Jazz tradizionale al Festival del Jazz di Cap d’Antibes del 1960 (con, al clarinetto, Lucio Dalla). Sempre con Pupi Avati, ha fondato nel 1961 la Rheno Jazz Gang, che vinse la Coppa Radiofonica del Jazz promossa dalla Rai.
Tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Settanta, è stato promotore di numerose iniziative: la nascita della Cantina di via Pepoli (1969, con Gianfranco Tornelli), fondatore della Doctor Dixie Jazz Band (1972, con Nardo Giardina) e del Bologna Jazz Ensemble (1977, con Jimmy Villotti). Dal 1972 con la Doctor Dixie Jazz Band ha partecipato a innumerevoli concerti e festival; per citarne solo alcuni: Umbria Jazz (dieci partecipazioni), Grande Parade du Jazz a Nizza (1986), Festival di Bologna (prime tre edizioni), Festival di Saint Vincent (due partecipazioni), di Cap d’Antibes (1960), di Zurigo (1961), di Düsseldorf (1960), di Fano etc… Oggi la Band è ancora in attività e Checco ne è il Decano.
Dal 2007 al 2012 ha collaborato all’organizzazione e alla gestione del Bologna Jazz Festival affiancando Massimo Mutti (presidente e direttore artistico), e dal 2011 al 2016 ha collaborato con Paolo Alberti nell’organizzazione della Strada del Jazz.
Dal 2012 al 2015, insieme con Teo Ciavarella, ha tenuto corsi di musica Jazz nell’ambito del programma La filosofia nei luoghi del silenzio della Nuova Associazione Culturale Accademia.
Ha ricevuto il Nettuno d’Oro dal Comune di Bologna come componente della Doctor Dixie; La Turrita di Bronzo dal Comune di Bologna insieme alla Doctor Dixie; la Targa d’Argento della Strada del Jazz, sia a titolo personale che insieme alla Doctor Dixie.
Nel 1966 si è laureato in Economia e Commercio all’università di Bologna, dopo aver frequentato studi classici al liceo Galvani. Nel 1956 ha iniziato come autodidatta lo studio e la pratica del trombone e,nel 1958, con Nardo Giardina e Pupi Avati, ha fondato la Rheno Dixieland Band, vincitrice del primo premio per il Jazz tradizionale al Festival del Jazz di Cap d’Antibes del 1960 (con, al clarinetto, Lucio Dalla). Sempre con Pupi Avati, ha fondato nel 1961 la Rheno Jazz Gang, che vinse la Coppa Radiofonica del Jazz promossa dalla Rai.
Tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Settanta, è stato promotore di numerose iniziative: la nascita della Cantina di via Pepoli (1969, con Gianfranco Tornelli), fondatore della Doctor Dixie Jazz Band (1972, con Nardo Giardina) e del Bologna Jazz Ensemble (1977, con Jimmy Villotti). Dal 1972 con la Doctor Dixie Jazz Band ha partecipato a innumerevoli concerti e festival; per citarne solo alcuni: Umbria Jazz (dieci partecipazioni), Grande Parade du Jazz a Nizza (1986), Festival di Bologna (prime tre edizioni), Festival di Saint Vincent (due partecipazioni), di Cap d’Antibes (1960), di Zurigo (1961), di Düsseldorf (1960), di Fano etc… Oggi la Band è ancora in attività e Checco ne è il Decano.
Dal 2007 al 2012 ha collaborato all’organizzazione e alla gestione del Bologna Jazz Festival affiancando Massimo Mutti (presidente e direttore artistico), e dal 2011 al 2016 ha collaborato con Paolo Alberti nell’organizzazione della Strada del Jazz.
Dal 2012 al 2015, insieme con Teo Ciavarella, ha tenuto corsi di musica Jazz nell’ambito del programma La filosofia nei luoghi del silenzio della Nuova Associazione Culturale Accademia.
Ha ricevuto il Nettuno d’Oro dal Comune di Bologna come componente della Doctor Dixie; La Turrita di Bronzo dal Comune di Bologna insieme alla Doctor Dixie; la Targa d’Argento della Strada del Jazz, sia a titolo personale che insieme alla Doctor Dixie.