Andrea Emiliani (Predappio, 5 marzo 1931) è uno storico dell'arte italiano. È considerato uno dei massimi esperti sulla pittura di Federico Barocci. Ha fatto i primi studi a Urbino per poi trasferirsi all'Università di Bologna e infine a quella Firenze; si è laureato con Roberto Longhi e ha avuto come correlatore Francesco Arcangeli, che si potrebbe considerare come uno dei suoi principali maestri. Ha ricoperto importanti ruoli nell'amministrazione dei beni culturali in Emilia-Romagna: arrivando a ricoprire la carica di Soprintendente per i Beni Artistici e Storici per le province di Bologna, Ferrara, Forlì e Ravenna; ha ricoperto, per diversi anni, l'incarico di direttore della Pinacoteca nazionale di Bologna. Inoltre è stato fondatore e presidente dell'Istituto per i beni culturali dell'Emilia-Romagna ed ha fatto parte del Consiglio superiore dei beni culturali; ultimamente ha ricoperto la carica di presidente dell'Accademia Clementina di Bologna. Il suo interesse, di natura storico-critica, s'indirizza prevalentemente sulla pittura cinquecentesca e barocca del Montefeltro e della Romagna ma anche all'ambito della museologia, infatti ha tenuto, per diversi anni, la cattedra dell'omonima materia presso l'ateneo felsineo e si è interessato della sistemazione di vari musei (come la Pinacoteca nazionale di Bologna). Ha condotto importanti e approfondite ricerche su Federico Barocci (1975-2008), su Simone Cantarini e Gianfrancesco Guerrieri (1957-1998), sui pittori della stagione barocca bolognese (Ludovico Carracci, Guido Reni, Giuseppe Maria Crespi e altri). ha collaborato alle Biennali d'arte bolognese dal 1954 al 1963 e ha diretto le mostre d'arte bolognese, dal 1986 al 1993, a New York, Washington, Los Angeles, Fort Worth, Francoforte e a Stuttgart.