Antico e archeologia
La TRAMA
La presenza del passato è, da sempre, avvertita come indiscreta: neanche gli Antichi, checché ne abbia scritto Diderot, se ne sono salvati. Con i monumenti del passato si può convivere, venendo con loro a patti, utilizzandoli per fini utili nel presente: oppure, si può far finta di niente. Ma, anche così, qualcosa di essi rimane: e qualcuno, più curioso, può porsi il problema. Nella lunga storia del nostro Paese, la presenza degli Antichi ha sempre permeato i successivi presenti: condizionando i relativi comportamenti in maniera diversa, così come diverse sono state le sensibilità culturali in rapporto a questa categoria della Storia. In questo saggio, si ripercorrono quelli che appaiono essere stati i passaggi di snodo di una tale dialettica: da quando l’unificazione politica d’Italia iniziò a porre il problema a scala nazionale, fino ad oggi, quando dei monumenti del passato si pone in tale evidenza il valore venale tanto da farne quasi sparire quello culturale. In ognuno di questi passaggi sono stati attivi personaggi ai quali dobbiamo parte della situazione attuale: gli eventi, quindi, sono stati motivati anche dalle sensibilità, dalle storie, dalle esperienze di identificabili attori. Una tale dialettica si è manifestata attraverso norme, regolamenti e leggi: anche di questi provvedimenti si segue lo sviluppo, in quanto parte componente del sistema organizzativo della nostra vita pubblica. Questa non è una storia dell’archeologia, né una storia della legislazione italiana al riguardo: piuttosto è un percorso culturale attraverso la documentazione materiale della nostra memoria storica, ed una riflessione su come il nostro Paese si è attrezzato per prendersene cura o, troppo spesso, per sbarazzarsene.
Caratteristiche TECNICHE
ISBN: | 987-88-7381-092-6 |
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Data di uscita: | Gennaio 2004 |
Formato: | 17 x 24 cm |
Pagine: | 184 + Copertina in brossura |
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Lingua: | Italiano |