Giovanna Tanelli Bulbarelli
Giovanna Tanelli Bulbarelli, mantovana, ha rivelato il proprio talento per la scrittura, vincendo, nel 1950, a vent’anni, un concorso nazionale del mensile “Novella”, rivista di racconti dei migliori scrittori italiani.
È stata correttrice di bozze e redattrice negli anni della sua attività alla Citem – dapprima tipografia della “Gazzetta di Mantova”, di cui, fino agli anni Ottanta, fu società editrice – confermando le sue qualità di scrittrice e di giornalista, senza peraltro mai diventarlo.
Moglie di Rino Bulbarelli, storico direttore della “Gazzetta di Mantova”, ne ha incoraggiato e fatto proprie le ambizioni di carriera, condividendo, tra l’altro, con lui, l’invenzione dei mensili “La donna mantovana”, rivista di moda, cucina, arte e medicina, e “Forza Mantova”, incentrata sulle imprese della squadra di
calcio biancorossa.
La dedizione alla famiglia e alla casa, frequentata, nei decenni, da letterati e politici, industriali e attori, principi e sceneggiatori, estimatori delle sue doti di brillante quanto riservata conversatrice e di cuoca sopraffina, non le hanno mai impedito di continuare a coltivare l’antica passione per la scrittura.
Ha pubblicato libri di favole, di cucina e di storie legate alla sua infanzia, difficile ma intensa, trascorsa, come la sua vita, nel segno della dolcezza, dell’altruismo e del rispetto. Ricordando spesso un padre, Aurelio, che non ebbe la fortuna di avere accanto. Tecnico delle luci alla Scala di Milano, era stato costretto a darsi alla macchia perché militante delle forze clandestine antifasciste. Catturato nel 1943, veniva rinchiuso a San Vittore e, l’anno successivo, torturato e ucciso dai nazi-fascisti. Oggi è sepolto a Musocco nel campo 64, tra gli eroi di guerra.