Franco Faranda è stato Soprintendente reggente dal 2004 al 2007 e successivamente Funzionario Delegato e Direttore della Pinacoteca Nazionale di Bologna, nonché docente a contratto per molti anni alla scuola di specializzazione in Storia dell’Arte medievale e Moderna presso l’Università degli Studi di Bologna.
È autore di numerosi saggi e monografie che spaziano dalla pittura fiorentina in epoca di controriforma con un lavoro su Ludovico Cigoli, alla scultura rinascimentale emiliano romagnola. Si è occupato di “arti minori” portando a compimento il primo studio monografico sull’oreficeria sacra in Romagna (argentieri e argenteria sacra in Romagna dal Medioevo al XVIII secolo) e approfondendo successivamente lo studio dell’oreficeria medievale in Emilia-Romagna (i cui contributi sono poi confluiti in studi monografici e in saggi pubblicati su riviste specializzate). Di particolare interesse lo studio sui dipinti votivi dell’abbazia della Madonna del Monte di Cesena (Fides tua te salvum fecit. I Dipinti votivi dell’Abbazia della Madonna del Monte a Cesena) e sulla cupola della stessa abbazia.
Più di recente si è occupato dell’iconografia medievale del crocifisso, pubblicandone gli studi su “Commentari d’Arte”. È stato appena edito il volume Le Arti e la peste a Bologna. Il Baldacchino votivo del 1634. Riflessioni al tempo del coronavirus ed è di prossima pubblicazione un volume dedicato alla all’icona della Madonna di San Luca custodita a Bologna.